L’INPS ha bloccato le autorizzazioni delle richieste di Cassa integrazione Covid-19 per lo sforamento delle risorse destinate alle CIG.
A seguito dell’aumento delle richieste da parte delle aziende sulla Cassa Integrazione Covid-19, richiedibili fino al 30 giugno 2021 e fruibili fino al 31 dicembre 2021, per una durata massima di 28 settimane, l’INPS ha dovuto bloccare le autorizzazioni in quanto il “plafond” per poter consentire le eventuali effettive richieste è stato sforato, superando il 120% delle risorse stanziate.
Di conseguenza, per un meccanismo automatico, l’INPS ha congelato le autorizzazioni fino al momento in cui il Ministro del Lavoro ed il Ministro dell’Economia e della Finanza non forniranno l’autorizzazione.
[irp]Il risultato, infatti, è che da una settimana le imprese si sono viste “congelare” dall’INPS le autorizzazioni sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti per il Covid, a causa, appunto, dello sforamento del “plafond” a disposizione da parte dell’ente previdenziale.
Lo sforamento degli importi destinati agli ammortizzatori sociali è dovuto al fatto che sono molte le aziende in difficoltà, soprattutto per le aperture parziali delle loro attività, le quali necessitano continuamente di richiesta della CIG, con causale Covid-19, fino alla scadenza prevista del 30 giugno.
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