Secondo una ricerca effettuata dall’Annual Report 2017, in Europa, dal 2014 al 2017, si sono riscontrati 165 casi di reshoring, vale a dire il ritorno in patria, in toto o in modo parziale, di produzioni che negli anni precedenti erano state esternalizzate.
Tra gli anni 90 e i primi del Duemila, la produzione di molte fabbriche era stata delocalizzata in particolare nelle regioni del Far East o dell’Est Europa, per motivi puramente economici, diretti alla riduzione dei costi.
Negli ultimi anni infatti, c’è stata un’inversione di tendenza e le aziende che hanno deciso di rientrare in patria sono soprattutto l’Italia e la Gran Bretagna. Tra questi, i marchi più importanti della moda, come : Prada, Ferragamo, Ermenegildo Zegna, Bottega Veneta, Louis Vitton, Benetton e Geox e aziende produttrici di borse e valigie : Piquadro e Nannini.
Grazie a questo rientro di aziende in Italia, l’economia nazionale ne trae giovamento, sia per una ripresa dei posti di lavoro perduti in precedenza, circa 11mila, sia per il potenziale aumento di lavoro per le imprese operanti in campo edile, per la costruzione dei siti produttivi o per le aziende addette alla produzione di impianti.
Tiziana Biasion
Responsabile dello Studio Rossi, Consulente del Lavoro ed Amministratrice del personale di aziende italiane dislocate in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e di multinazionali con headquarters nel Far East.