Le novità normative introdotte dal Decreto Fiscale 2022 pongono a carico del committente nuovi obblighi, tra cui la comunicazione preventiva per i lavoratori autonomi occasionali. Previste sanzioni da 400 a 2.400 euro in caso di omesso invio o ritardo.
Obbligo di comunicazione preventiva: Il testo del Decreto Fiscale 2022 licenziato dal Senato, collegato alla Legge di Bilancio 2022, modificando ulteriormente l’articolo 1 del Dlgs 81/2008, introduce un nuovo obbligo a carico di chi coinvolge nella propria organizzazione un lavoratore autonomo occasionale.
Si tratta di una comunicazione preventiva che andrà resa dai committenti e che, dal punto di vista operativo, ha le caratteristiche individuate dall’articolo 15, comma 3, del Dlgs 81/2015 (utilizzo dei lavoratori a chiamata).
In sostanza, si tratta di una comunicazione da inoltrarsi, tramite Sms o posta elettronica, prima che il lavoratore autonomo inizi a lavorare. secondo quanto previsto dall’articolo 15, comma 3 del decreto legislativo n. 81/2015.
Lavoro autonomo occasionale
lavoro autonomo occasionale è quella attività lavorativa, disciplinata dall’articolo 2222 del Codice civile, che si realizza “quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente”.
Quindi la fattispecie del lavoro autonomo occasionale si realizza quando una persona svolge, senza il carattere di abitualità, una prestazione lavorativa, utilizzando il proprio lavoro e i propri mezzi, e senza subire il vincolo di subordinazione da parte del committente; si configura, quindi, una prestazione di lavoro autonomo che però ha il carattere dell’occasionalità, e per questo non richiede l’apertura di una posizione IVA.
Obbligo di comunicazione preventiva all’ispettorato del lavoro
Secondo l’emendamento del Decreto Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio 2022, prima dell’inizio dello svolgimento di una prestazione di lavoro occasionale, il committente dovrà comunicare all’Ispettorato del lavoro i dati fondamentali relativi alla prestazione, così come oggi già avviene per il lavoro intermittente.
Omettere di informare preventivamente l’Ispettorato del lavoro, territorialmente competente, di volersi avvalere di prestazioni rese da un lavoratore autonomo occasionale, può essere considerata una violazione degli obblighi.
Sanzioni sulla mancata comunicazione
In caso di violazione degli obblighi veine applicata la sanzione amministrativa da euro 400 ad euro 2.400 in relazione a ciascun lavoratore per cui e’ stata omessa la comunicazione.