L’attuale blocco delle attività produttive ha fatto posticipare la scadenza. Per chi è già fuori tempo massimo c’è l’invio telematico sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
La pandemia di Covid-19 ha determinato lo spostamento di alcune importanti scadenze amministrative e burocratiche a carico delle aziende.
In particolar modo, i nostri lettori saranno a conoscenza dell’obbligo, per tutte le imprese pubbliche e private dotate di un numero di dipendenti superiore a cento unità, di redigere un rapporto biennale relativo alla composizione del personale impiegato, sia maschile che femminile.
Il termine per l’esecuzione di tale operazione è fissato, per legge, al 30 aprile di ciascun biennio.
Tuttavia, considerate le attuali condizioni di blocco delle attività produttive, la scadenza per l’adempimento è stata prorogata dal legislatore al 30 giugno 2020.
Per quanto riguarda, invece, le aziende per le quali l’obbligo è già scaduto, la compilazione e l’invio del documento possono avvenire in forma telematica.
Nel dettaglio, il rapporto deve contenere, in ottemperanza alla normativa in vigore, informazioni specifiche rispetto a:
- Professioni
- Stato delle assunzioni
- Formazione e promozione del personale
- Passaggi di categoria o di qualifica
- Intervento della cassa integrazione
- Licenziamenti
- Pensionamenti e prepensionamenti
- Retribuzioni
L’invio dovrà essere eseguito sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mediante credenziali Spid.
La mancata trasmissione comporta l’applicazione delle sanzioni previste per legge, tra cui, nei casi più gravi, la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente attribuiti all’azienda.